Buonasera a tutti!
Ho deciso che con questo post concludo il racconto del viaggio a San Francisco, salvo qualche ricordo qua e là, per poi rompervi le scatole con temi di ogni tipo, non finisce qui, siore e siori!
Questo è un post tutto di riflessioni, sul viaggio, sulla vita (che è un viaggio) e tutto quello che mi passerà per la testa e chi mi conosce sa che me ne passano di cose...hey, scendi da lì, torna sul pianeta terra!
A San Francisco le nuvole corrono veloci, cambiano forma, passano e in un attimo oscurano il cielo, un attimo dopo splende il sole. Questa è una delle cose che ho notato e che più mi hanno colpito della città. Spesso mi soffermavo a fissare il cielo e restavo incantata nell'osservare questi bianchi batuffoli mutare forma e correre, spinti da un soffio di vento. Il cielo, già, non è mai uguale e in questa splendida città ho visto che può cambiare e ancora cambiare e un attimo dopo è ancora diverso, stupisce.
Ho intrapreso quel viaggio in un momento della mia vita in cui arrivavo da una sofferenza che in parte mi aveva svuotato, ero proprio stanca. Mi è servito staccare e vivere una città dalle mille forme, una città in cui il concetto di "normalità" è talmente lato che può comprendere tutto, ogni forma di essere vivente e mi sono sentita un po' a casa, una casa, sì, perché mi sono sentita libera di essere, questo ho percepito a San Francisco.
A volte avrei voluto essere sola, scappare dai miei compagni di viaggio, la mente vagava ma in realtà si creava una propria prigione. Diventavo mistica, come soleva dire Fabio, e in effetti spesso lo divento, mi estraneo e penso, a volte troppo. In realtà, anche con questi momenti che comunque contraddistinguono la mia indole, è stata una fortuna non essere sola, ma avere accanto a me tre fantastici compagni di viaggio, ognuno con la sua personalità, ognuno col suo bagaglio da condividere, da donare all'altro.
Sono contenta di avere affrontato quel viaggio con voi, cari amici, un viaggio quasi inaspettato ma capitato nel momento giusto.
Vi ringrazio, Rossella, Stefano e Fabio per essermi stati accanto per aver condiviso con me un pezzo di strada.
Rossella: be', ne ho di cose per cui ringraziarti, tante, partono dal 1994 (14 anni fa, at the face!), ne sceglierò qualcuna...il libro di educazione civica e le madleine; Sailor Culus e lo scettro del potere; la raccolta di "cazzate" tua, mia e di Laura; The Rocky Horror Show; i nostri momenti di svacco totale con la TV spazzatura di Sky e le schifezze, ma cosa dico schifezze, prelibatezze da carenza d'affetto (più mia che tua); le mille sorprese che mi regali ogni giorno e le scarpe ortopediche (che avevano il loro perché e se le ritrovassi le comprerei!!!).
Stefano: le tue fotografie, ricercate, mai banali, sempre emozionanti.
Fabio: il giro alla Folsom Street Fair e alla Virgin; il tuo amore per la musica; i tuoi "sberloni" e i tuoi "two stupid girls".
I vostri sorrisi, cari amici!