Eccomi qua! E a breve distanza...cosa mi succede? Niente, va tutto bene, non vi preoccupate!
Oggi vi parlo della Castro Street Fair.
Prologo.
Ro' ed io avevamo appena comprato delle scarpe sportive, uguali, le ragazzine ci fanno un baffo :).
Ovviamente quel giorno c'era una calura che non vi dico, ci si sono lessati i piedi.
Bene, giornata cominciata con acquisti vari, dopo aver visto le principali attrazioni della città ci si può concedere un po' di (in)sano shopping. Finiti gli acqisti ci dirigiamo verso la fiera di Castro Street, ci tenevamo, era una tappa a cui partecipare. Ci avviciniamo col tram e vediamo l'asfalto rovente sotto i raggi del sole e una folla di gente inimmaginabile...alta densità umana, mooolto alta!
Ci facciamo strada fra i corpi e proviamo ad addentrarci per vedere le bancarelle; il caldo, ovviamente, imperversa e i nostri piedi gridano vendetta. Quante cosucciue carine, sì sì. Fabio trova il suo braccialetto di pelle e proseguiamo. A un certo punto ecco, un'epifania. Ci avviciniamo a una bancarella che vende borse, borsette, portamonete e ammennicoli vari rappresentanti animali, in cuoio, artigianali. Che meraviglia! Vedo, dipinta su uno striscione che pubblicizzava la "casa produttrice", una borsa gufo, ma non ne vedo esposte, giro la visuale ed ECCOLA, Lei, la mitica, unica, perfetta Borsa Gufo, appesa sulla sinistra, di lato, quasi nascosta per noi che arrivavamo dallo stesso lato, ma non a un occhio attento, che da mesi brama una Borsa Gufo. Mi si illuminano gli occhi e chiedo quanto costa, quasi con timore reverenziale. 80 $... at the face! Va be' deve essere mia, vi rendete conto? La Borsa Gufo, bellissima, fantastica, di valore inestimabile, in cuoio, anche se la prima mai vista in vita era di stoffa (per la cronaca ora ne posseggo una anche di tal forgia). Ok, mi decido, deve essere mia, soprattutto dopo che il venditore mi dice che con una borsa del genere non posso passare inosservata perché è assai originale, non che mi interessi più di tanto, ma vi assicuro che era molto simpatico. Ok, acquisto. Carta di credito, per me il Banco Posta è una carta di credito...il simpatico venditore prova a farla strisciare alla vecchia maniera poi si accorge che il cavolo di Banco Posta non è una carta di credito. Shit! Ma accanto a me ecco il deus ex machina, nella figura di Rossella che mi presta il contante e, tadaaaan!, il gentile venditore mi fa uno sconto perché pago in contanti (ma non poteva farlo notare prima?), morale: 65 $, ciumbia!
Così la mitica borsa è mia, più bella che mai, coi sui occhi strambi e le taschine a mo' di ali. Che bello, sono la bimba più felice del mondo, con la mia Borsa Gufo.
Che bei momenti, che sorrisi, che emozione. E' bello entusiasmarsi e meravigliarsi per le piccole cose come solo i bambini sanno fare. Per fortuna ne sono ancora capace.
BORSA GUFO TI AMO, GRAZIE DI ESISTERE E DI ESSERE MIA!!
Oggi vi parlo della Castro Street Fair.
Prologo.
Ro' ed io avevamo appena comprato delle scarpe sportive, uguali, le ragazzine ci fanno un baffo :).
Ovviamente quel giorno c'era una calura che non vi dico, ci si sono lessati i piedi.
Bene, giornata cominciata con acquisti vari, dopo aver visto le principali attrazioni della città ci si può concedere un po' di (in)sano shopping. Finiti gli acqisti ci dirigiamo verso la fiera di Castro Street, ci tenevamo, era una tappa a cui partecipare. Ci avviciniamo col tram e vediamo l'asfalto rovente sotto i raggi del sole e una folla di gente inimmaginabile...alta densità umana, mooolto alta!
Ci facciamo strada fra i corpi e proviamo ad addentrarci per vedere le bancarelle; il caldo, ovviamente, imperversa e i nostri piedi gridano vendetta. Quante cosucciue carine, sì sì. Fabio trova il suo braccialetto di pelle e proseguiamo. A un certo punto ecco, un'epifania. Ci avviciniamo a una bancarella che vende borse, borsette, portamonete e ammennicoli vari rappresentanti animali, in cuoio, artigianali. Che meraviglia! Vedo, dipinta su uno striscione che pubblicizzava la "casa produttrice", una borsa gufo, ma non ne vedo esposte, giro la visuale ed ECCOLA, Lei, la mitica, unica, perfetta Borsa Gufo, appesa sulla sinistra, di lato, quasi nascosta per noi che arrivavamo dallo stesso lato, ma non a un occhio attento, che da mesi brama una Borsa Gufo. Mi si illuminano gli occhi e chiedo quanto costa, quasi con timore reverenziale. 80 $... at the face! Va be' deve essere mia, vi rendete conto? La Borsa Gufo, bellissima, fantastica, di valore inestimabile, in cuoio, anche se la prima mai vista in vita era di stoffa (per la cronaca ora ne posseggo una anche di tal forgia). Ok, mi decido, deve essere mia, soprattutto dopo che il venditore mi dice che con una borsa del genere non posso passare inosservata perché è assai originale, non che mi interessi più di tanto, ma vi assicuro che era molto simpatico. Ok, acquisto. Carta di credito, per me il Banco Posta è una carta di credito...il simpatico venditore prova a farla strisciare alla vecchia maniera poi si accorge che il cavolo di Banco Posta non è una carta di credito. Shit! Ma accanto a me ecco il deus ex machina, nella figura di Rossella che mi presta il contante e, tadaaaan!, il gentile venditore mi fa uno sconto perché pago in contanti (ma non poteva farlo notare prima?), morale: 65 $, ciumbia!
Così la mitica borsa è mia, più bella che mai, coi sui occhi strambi e le taschine a mo' di ali. Che bello, sono la bimba più felice del mondo, con la mia Borsa Gufo.
Che bei momenti, che sorrisi, che emozione. E' bello entusiasmarsi e meravigliarsi per le piccole cose come solo i bambini sanno fare. Per fortuna ne sono ancora capace.
BORSA GUFO TI AMO, GRAZIE DI ESISTERE E DI ESSERE MIA!!